Sono arrivato per la prima volta nella Grande Mela per la maratona del 2009.
New York è una strana città. Sembra di aver già visto tutto prima di arrivarci perchè molti luoghi li si ha già visti al cinema.
Questo non le farà perdere fascino ma sarà necessario andare a scoprire cose "minori". Alcuni punti "storici" andranno visti. Central Park o l'Empire State Building sono immancabili come pure il ponte di Brooklyn.
Si deve quindi cercare qualche cosa d'altro. Fare il baby sitter a Central Park, parlare con i ragazzini che skattinano o con il rabbino di turno davanti all'Empire, o percorrere tutto il ponte di Brooklyn a piedi in mezzo alle due carreggiate, può rendere la cosa unica. Ed in effetti ad affascinarmi sono state soprattutto cose poco turistiche. B&H (uno dei massimi negozi di fotografia al mondo) e tutti i suoi commessi di origine ebrea, le vie vuote di DUMBO (Down Under Manatthan Bridge Overpass), il sovrappasso della metropolitana che si sta per adibire a parco pubblico invece che abbatterlo. E frequentate la sua gente. Fermatevi nel Bronx per vedere una messa gospel e seguire le signore "ben vestite" che si preparano all'incontro con il Signore, andate al bar a vedere una partita di baseball (durante la mia presenza la squadra locale ha vinto il 27° titolo), oppure seguite dei bambini per Halloween, o andate a fare due tiri a canestro in un campetto o andate ad una lezione di inglese per ispanici.
State attenti. Tutto è talmente grande che dovete prenderla con molta lentezza oppure vi travolgerà. New York è un luogo da visitare e in cui tornare.