L’arte agisce sulla realtà e qualche volta è addirittura in grado di anticiparla. Il foto giornalismo gioca sul presente e registra la realtà ma al contempo ne attua una manipolazione, giocando su tre stratificazioni della realtà (la dimensione di ciò che accade, la dimensione dell’inquadratura, la dimensione di ciò che sceglie il fotografo di “immortalare” - dato dal proprio retaggio culturale).
“L’arte come la comunicazione, può avere un valore performativo e quindi di trasformare i concetti ma anche le persone, chi produce e sopratutto chi riceve” - Paolo Fabbri
La fotografia è arte o frutto del fenomeno dell’ “artificazione” contemporanea della comunicazione?
Sono queste le domande che ronzano nella mia testa e che mi accompagnano nei vari processi della realizzazione di un nuovo reportage: l’indagine dei fatti, l’indagine visiva, l’indagine introspettiva. “Ephemeral Freedom”, il reportage fotografico sul popolo invisibile dei Caminanti, seguendo questi ragionamenti è raccontato attraverso un semplice simbolo: il palloncino gonfiabile.