Conversazione sul fotografo Luigi Ghirri a cura di Giovanni Mantovani.

Nel 1969 viene pubblicata da tutti i giornali la fotografia scattata dalla navicella spaziale in viaggio per la luna; questa era la prima fotografia del Mondo. L'immagine rincorsa per secoli dall'uomo si presentava al nostro sguardo contenendo contemporaneamente tutte le immagini precedenti, incomplete, tutti i libri scritti, tutti i segni decifrati e non. (citazione di Luigi Ghirri tratta dal lavoro Kodachrome).

Luigi Ghirri (Scandiano 1943, Roncocesi 1992) ha rinnovato con le sue immagini il nostro modo di guardare il mondo. Attraverso un lavoro attento instancabile ha cercato di distinguere l'identità dell'uomo, delle cose, della vita creando un percorso visivo in grado di ordinare la realtà che quotidianamente gli si presentava davanti. Oggi un intera generazione di fotografi non potrebbe esistere senza il suo lavoro.

Nasce nel 1976 a Manerbio, Brescia. Vive e lavora tra Brescia e Modena. Si laurea in Arti Visive – indirizzo Fotografia – presso la Libera Accademia di Belle Arti di Brescia. Principali mostre collettive: 2013 – Contemplative, PAC, Milano; 2012 – NF01/Passages, Galleria UCAI, Brescia; 2011 – Listen here anghelos 7’58, Castello di Torrechiara, Parma; 2010 – Premio Arti Visive San Fedele, Galleria San Fedele, Milano. Nel 2012 vince il Premio Combat per la sezione fotografia.